Prendete alcune foglie trilobate, di quelle dell'edera ad esempio. Io le raccolgo quando vado a fare la mia solita passeggiata alla Madonna del Monte. Raccoglietene di varie dimensioni e gradazioni di verde e rosso.
Ripiegate il lobo centrale all'ingiù e ponete le foglie ad essiccare tra due pezzi di carta da cucina sotto alcuni libri pesanti. Dopo alcuni giorni saranno pronte. Più aspettate, meglio si saranno esiccate e più rimarranno distese.
Dipingete di giallo con tempera acrilica la punta del lobo ripiegato, per fare il becco.
Utilizzando dei piccoli ritagli di panno, fate gli occhi, che applicherete con una punta di colla a caldo.
A seconda di come disporrete il puntino nero nella parte gialla, il gufetto assumerà diverse espressioni. Potete anche utilizzare dei bottoni gialli per fare gli occhi, che applicherete con la colla a caldo. Ma secondo il mio gusto è una soluzione meno espressiva e meno coerente nell'accostamento dei materiali.
Potrete utilizzare i vostri gufetti in mille modi. Io li appenderò al mio cattura sogni!
Potete inoltre rifinirli con piccoli colpi di sugna da decoupage intinto nel bianco avorio, per dare l'idea delle screziature del piumaggio.
Buoni gufi e buon autunno a tutti!







