domenica 28 dicembre 2014

Fantastici Copri Bottiglia

Sono una idea davvero graziosa da portare sul desco a fine pasto, quando la tovaglia porta ancora i segni della mangiata appena conclusa:  briciole, bucce di agrumi e tazzine di caffè ormai vuote.
La bottiglia del digestivo o del liquore fatto in casa animerà la tavola con il suo fantasioso vestitino. Uno gnomo, un elfo o una fata, Babbo Natale, un animale o un fiore, il soggetto è a vostro piacere.
Io ho preso l'idea, come già altre volte, dalla mia amica Heli che il "fantastico" ce l'ha nel sangue essendo una finlandese doc, e sempre mi sorprende con oggettini meravigliosi che fanno capolino sulla sua tavola o in casa sua.
E io, attirata dal fantastico come sempre, copio spudoratamente le idee e le faccio mie... Grazie Heli!!!
Ecco qui il mio Gnomo Ghiandino, confezionato per fare un regalo di Natale a dei cari amici che sapranno senza dubbio apprezzare sia la bottiglia che il suo vestitino!!!

Vestito in panno lenci, giallo ocra e marrone, richiama i colori del primo autunno sulle querce.

La casacca è stretta in vita, le mani e il cappello sono ghiande vere, sul vestito decori a foglie e fiori.

I capelli sono realizzati con la lana, e lo sciarpone, fatto a mano con i ferri,  porta al fondo un piccolo campanellino.
 


Questo è stato senza dubbio il regalo di Natale che mi ha portato via più risorse in termini di tempo ma anche quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni.

Buone Feste a tutti dalla Valto!!!

venerdì 10 ottobre 2014

Gufetti autunnali

In giornate di pioggia come queste e per dimenticare la triste devastazione che ancora una volta ha colpito al cuore la nostra città, non c'è niente di meglio che dedicarsi ad alcuni lavoretti autunnali. Vi presento un semplicissimo progetto con le foglie... gufetti da appendere!

Prendete alcune foglie trilobate, di quelle dell'edera ad esempio. Io le raccolgo quando vado a fare la mia solita passeggiata alla Madonna del Monte. Raccoglietene di varie dimensioni e gradazioni di verde e rosso.



Ripiegate il lobo centrale all'ingiù e ponete le foglie ad essiccare tra due pezzi di carta da cucina sotto alcuni libri pesanti. Dopo alcuni giorni saranno pronte. Più aspettate, meglio si saranno esiccate e più rimarranno distese.



Dipingete di giallo con tempera acrilica la punta del lobo ripiegato, per fare il becco.



Utilizzando dei piccoli ritagli di panno, fate gli occhi, che applicherete con una punta di colla a caldo.



A seconda di come disporrete il puntino nero nella parte gialla, il gufetto assumerà diverse espressioni. Potete anche utilizzare dei bottoni gialli per fare gli occhi, che applicherete con la colla a caldo. Ma secondo il mio gusto è una soluzione meno espressiva e meno coerente nell'accostamento dei materiali.






Potrete utilizzare i vostri gufetti in mille modi. Io li appenderò al mio cattura sogni!














Potete inoltre rifinirli con piccoli colpi di sugna da decoupage intinto nel bianco avorio, per dare l'idea delle screziature del piumaggio.


Buoni gufi e buon autunno a tutti!



giovedì 27 marzo 2014

Il TocConosco

Eccomi di nuovo qui. Oggi è la volta di presentarvi un gioco di riconoscimento sensoriale, che ho battezzato Il TocConosco.
 
Il tatto è uno dei sensi che i bimbi, soprattutto quelli piccolini (0-24 mesi) utilizzano maggiormente per conoscere il mondo circostante. Pensate a quanto sia importante nei primi giorni di vita, quando ancora la vista non è del tutto sviluppata e il neonato si aggrappa alla mamma, la vuole vicina perché ancora non sa di essere distinto da lei, e con le labbra succhia il latte dal seno! E' infatti scientificamente dimostrato che il neonato ha una sensibilità cutanea particolarmente elevata sul viso, nel palmo delle mani e sulle piante dei piedi...
 
Ecco allora che è nato questo gioco sensoriale adatto ai bimbi del nido. Vi faccio vedere come realizzarlo: è molto semplice, basta un poco di creatività.

Prendo il mio solito quadrato di panno lenci spesso circa 5 mm e delle dimensioni di circa 50x50.

  
Poi prendo una serie di materiali che provocano sensazioni tattili diverse: ruvido, liscio, pungente, morbido, freddo, caldo, ecc. Qui vi potete sbizzarrire.
 
Io ho scelto la carta a vetro per il ruvido, un foglio di carta da lucido (da proiezioni) per il liscio, degli scarti di una tenda di mais per il caldo, le pigne per il pungente, delle infiorescenze secche di carpino per una sensazione "naturale", le pietroline della spiaggia per la sensazione del duro e freddo, una plastica per rivestire i cassetti con dei rilievi (quella dell'Ikea, per intenderci) per una sensazione di rilievo morbido.
 
 
 Si possono mettere mille altre cose che si trovano in casa: conchigliette,  vari formati di pasta, stoffe di vario genere, pellicciotte, e tanto altro ancora. Il gioco ovviamente a furia di essere toccato verrà un poco rovinato. Basterà allora staccare gli oggetti consumati e sostituirli con altri.
 
Ho incollato con la colla a caldo i miei oggetti sul riquadro di panno. Per abbellire un poco ho fatto delle treccine di corda come cornicette.
 
 
 Ho dato ai quadretti uno sfondo in stoffa di diverso aspetto e una forma diversa (triangolo, rotondo, quadrato). Quando i bimbi toccheranno i quadretti,  nel centro avranno la sensazione tattile differente per ognuno, invece seguendo con il dito la cornicetta di corda, avranno la possibilità di sperimentare la diversità delle forme, la presenza o l'assenza di angoli, i cambi di direzione.
 
 
 
 La cosa però non finisce qui. Per rendere il gioco un poco più interessante ai bimbetti più grandi (24-36 mesi) ho pensato di realizzare una delle mie scatole magiche (vedi il post sulla Scatola Magica) con dentro oggettini piccoli che potessero richiamare la sensazione tattile presente sul tabellone.
 
 
Si potranno quindi far pescare a turno gli oggettini ai bambini e permettere loro di effettuare un riconoscimento tattile, facilitato dall'aspetto visivo degli oggetti.
 
 
 
 Ecco fatto! Buone sensazioni a tutti!

 

giovedì 13 febbraio 2014

Il ConosColore

Nel buio dell'inverno che cosa c'è di meglio che richiamare alla mente la bellezza dei colori? Sebbene in questo periodo la natura ce ne offra pochi e piuttosto sbiaditi, noi li andiamo a cercare per conoscerli, così, quando verrà il momento dello sboccio dei fiori saremo pronti per riconoscere le loro mille tinte!
 
Così ecco che nella mia testa mai a riposo è giunta l'idea di creare un gioco di riconoscimento dei colori, con cui i piccoli del nido possano divertirsi.
 
Ho quindi preso un quadrato di panno lenci piuttosto spesso (5 mm) di dimensioni 50x50 circa e rigorosamente nero, lo sfondo migliore per far risaltare i colori.
 
 
Ho ritagliato tanti cerchietti di panno, dei vari colori disponibili sul mercato, scegliendo ovviamente per prime le tinte primarie e secondarie, di facile riconoscimento.
 
 
Ho però considerato molte altre tinte aggiungendo qualche nuance più sfumata, per rendere il gioco un poco più difficile, ed adatto ai più grandicelli.
 
 
Ho fissato i cerchietti con del velcro al mio tabellone nero. Questo non permette ai bimbi di prendere i cerchietti con quelle manine curiose lasciandomi però la libertà di spostare il posto ai vari colori perché i bambini non siano aiutati nel gioco di riconoscimento dalla memorizzazione della posizione dei cerchietti sul tabellone. Si può in questo modo, inoltre effettuare anche un semplice gioco di memory.
 
 
 
 
Ho rivestito dei tappi di plastica piuttosto grandi (quelle delle bottiglie del latte fresco vanno benissimo) con del panno delle stesse tinte di quelle usate per fare i cerchietti. Ad ogni cerchietto corrisponde un tappo. Ma se vogliamo e abbiamo tempo, possiamo anche fare più tappi per ogni colore.
 


 
Ho messo un poco di imbottitura prima di chiudere i tappi con un cerchiettino applicato con la colla a caldo.
 
Ho confezionato una lattina dello caffè rivestendola con del panno, dove mettere tutti tappi, che ora sembrano grossi e morbidi bottoni colorati, facili e piacevoli da maneggiare.
 



Il ConosColore è pronto!
 
 
COME GIOCARE AL NIDO CON IL CONOSCOLORE
 
RICONOSCI IL COLORE
In piccolo gruppo. Si mette il tabellone al centro. Intorno i bambini pescano uno alla volta un bottone colorato dalla scatola. Verbalizzano il nome del colore (aiutati, se necessario, dall'educatrice). Trovano il cerchietto del colore corrispondente sul tabellone e vi appoggiano il bottone.
 
Attenzione! Solo per i più in gamba: il bottone nero non ha un cerchietto dove essere appoggiato, dovrà essere appoggiato in qualsiasi punto del tabellone nero di sfondo!
 
MEMORY
Un bambino alla volta. Far vedere pochi cerchietti per volta sul tabellone (da due al massimo di quattro). Dare al bimbo in mano i bottoni dei colori corrispondenti. Chiedere al bambino che metta i bottoni nella stessa posizione che occupavano prima i cerchietti.  Colore giusto al posto giusto!
 
Buon divertimento!
 
 
 
 

 
 
 
 

martedì 11 febbraio 2014

Il CatturaSogni

In una giornata di vento fortissimo di questo autunno appena trascorso, mi sono ritrovata a raccogliere, sul piazzale della scuola di Pietro e Filippo, molti rametti di platano spezzati dalla forza delle raffiche. Tutta la piazza ne era invasa ed io ne ho fatto una fascina con l'idea di ricavarne qualcosa. Un' idea delle mie sarebbe giunta, prima o poi.
 
Ed infatti ecco che dopo qualche tempo ho avuto l'illuminazione: abbellire l'arco che ho in casa nel disimpegno con un CatturaSogni. Lì vicino si apre la porta della cameretta dei ragazzi, così forse potranno avere buone visioni notturne!
 
Per prima cosa ho incollato i rametti tra loro con pochi punti di colla a caldo, in modo da formare una fascina che seguisse, grazie alla naturale forma dei rametti, l'incurvatura dell'arco. Ho incollato i rametti in modo da lasciare molto spazio tra loro, per una sensazione realistica di casualità e di leggerezza.
 
Ho poi sfruttato due chiodini che avevo già messo sul muro per gli addobbi natalizi e con un filo bianco sottile (normale filo da cucire) ho legato la fascina in modo che stesse appena un poco sotto l'arco.
 
 
 
Ho poi utilizzato del filo da cucire bianco, delle foglie che avevo fatto seccare precedentemente e dei fiocchi di neve di carta e carta velina.
 
 
 
Ho accoppiato due foglie simili contrapponendole e attaccandole con scotch di carta. Poi ho creato i singoli pendagli alternando sul filo foglie e fiocchi, facendo passare con l'ago il filo nei fiocchi e nello scotch di carta che tiene le foglie, come per cucire.

 

 
In fondo ad ogni pendaglio, per rifinire e fare peso, un bel bottone colorato. Io ho seguito l'andamento dei colori delle foglie autunnali.

 
I pendagli vanno messi più o meno tutti alla stessa distanza ma gli oggetti appesi devono risultare alternati per non dare idea di troppa schematicità e quindi una sensazione di pesantezza.
 
Si può scegliere come oggetti appesi altre cose: foglie e fiocchi sono ovviamente legati alle stagioni fredde. Ho già in mente delle variabili primaverili che potranno essere sostituite, mantenendo inalterata la struttura della fascina di legnetti.
 
Quando in casa c'è un po' di corrente o anche solo quando si  passa sotto di lui, il CatturaSogni ondeggia lievemente, dando l'impressione dei fiocchi di neve e delle foglie che cadono.
 
Buoni sogni!
 

La Scatola Magica

Avete presente quelle belle scatole dei fazzolettini? Un po' di tempo fa ho avuto l'idea di utilizzarne una per realizzare un gioco sensoriale per i miei piccoli del nido, la Scatola Magica. Devo dire che è piaciuta tantissimo anche a Filippo il quale, forse anche un po' per gelosia (non sia mai detto che io faccia qualcosa per qualche altro bambino che non sia lui...), me ne ha chiesta una da tenere in casa. Poi la mia cara collega Clara ha visto al nido la Scatola Magica e me ne ha chiesta una anche lei... così ho messo su una produzione industriale di questo semplice oggetto, che ora vi mostro.

Scatola dei fazzolettini usata
Ho preso la manica di una vecchia maglia, di una tinta vivace, in questo caso il rosso. Erano maniche che avevo tagliato questa estate per far diventare T-short una maglia a maniche lunghe. E poi non avevo gettato le maniche tagliate, perché amo il riutilizzo e ho il vizio di tenere tutto quello che può essere in qualche modo trasformato. Il bello è che quando decido di tenere una cosa, non so ancora in cosa si trasformerà... so però che la trasformazione un giorno o l'altro ci sarà!


Ho fatto l'orlo alla manica sul lato del foro più stretto. Ho poi realizzato un anello di cartoncino, sul quale andrà cucita la manica dall'altro lato.



Ho aperto la scatoletta da un lato, facendo attenzione a non rovinarla troppo. L'anello di cartoncino verrà poi incollato con la colla a caldo all'interno del foro della scatola, in modo che la manica resti fuori. Il foro va leggermente allargato, tagliando quella plastichina che fa uscire i fazzolettini pochi alla volta.

 
Ho infine fissato un pezzetto di velcro affinché le alette possano richiudersi.



Ho decorato un pochino la scatola et voilà!

 
 
Ho messo poi nella scatoletta alcuni oggetti con sensazioni tattili diverse: una pigna pungente, una conchiglietta liscia, un peluche morbido, una pietra dura, una rana in plastica molla, una stella marina in plastica ruvida.
 
I bambini infileranno la manina nella manica ... chissà quale oggetto uscirà e che sensazione tattile darà alla manina!  
 
CONDUZIONE DEL GIOCO DELLA SCATOLA MAGICA
 
Io ho svolto il gioco in questo modo, ma si possono trovare altri mille modi divertenti!
 
Messi in cerchio, uno alla volta i bimbi dovranno:
1. infilare la mano (e già qui, bisogna superare alcune paure...)
2. afferrare l'oggetto toccato ed estrarlo (altra difficoltà, di coraggio e coordinamento)
3. i più grandicelli (divezzi o semidivezzi in gamba) potranno provare da soli a dire quale sensazione tattile provano e comunicarla agli altri. L'educatrice aiuta a trovare le parole giuste per descrivere la sensazione.
4. L'oggetto viene fatto passare di mano in mano affinché tutti possano toccarlo (condivisione).
 
Buon divertimento con la Scatola Magica!

lunedì 10 febbraio 2014

L' IncastraOrizzontale

Un poco di tempo fa sono venuta in possesso di una scatola di cartone, grande e robusta quanto basta per la realizzazione di uno dei giochi che a volte realizzo per i miei bambini dell'asilo nido.

 
 
Dopo aver rivestito le alette superiori con una carta dei sacchetti del pane, ho effettuato dei fori della dimensione giusta affinché vi potessero essere incastrati dei contenitori di plastica di due forme differenti. Io ho scelto dei contenitori piuttosto resistenti e li ho incollati nei fori con la colla a caldo, in modo che un contenitore spunti all'infuori (incastro convesso) e l'altro vada verso l'interno (incastro concavo). Poi ho realizzato dei decori sulla scatola per rifinirla.





Ho incollato due pezzetti di velcro sulle alette affinché possano restare chiuse, e ho riempito l'interno della scatola con altri contenitori uguali, che darò ai piccoli per vedere se scopriranno come si incastrano sulla scatola!!